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Psicosomatica e Benessere

La psicosomatica è la branca della medicina e della psicologia che utilizza una visione olistica dell’uomo ponendo in relazione la mente con il corpo come due mondi non separati ma, al contrario, sono connessi e interconnessi come facce appartenenti alla stessa medaglia.

Il corpo ci parla, dando voce a ciò che la nostra mente non riesce ad accettare o comunicare liberamente, trasformandolo in malessere fisico e generando così sintomi psicosomatici.

 

L’approccio psicosomatico parte quindi dal presupposto che il disturbo o la malattia si definiscano, in assenza di danni o cause organiche, come la risposta fisica ad un disagio psicologico e/o ad un conflitto interno

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In particolare, situazioni di stress emotivo, ansia, fobie, attacchi di panico, profonda preoccupazione etc. che si protraggono per lunghi periodi, possono portare il fisico ad esprimere, sotto forma di un campanello di allarme, un disagio più profondo che chiede di essere ascoltato perché ci vuole dire qualcosa di importante che ci riguarda.

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SINTOMI PSICOSOMATICI PIU' DIFFUSI

I disturbi psicosomatici si manifestano come sintomi fisici e possono riguardare:

  • l’apparato cardiocircolatorio

  • l’apparato gastrointestinale

  • l’apparato urogenitale

  • l’apparato muscolo scheletrico

  • l’apparato endocrino

  • l’apparato respiratorio

  • e ancora la dimensione mestruale, quella dell’equilibrio, i disturbi della pelle e così via.

 

In assenza di cause organiche e fisiologiche, quindi…

ad una GASTRITE, che rappresenta un processo di infiammazione della parete interna dello stomaco, potrebbe essere collegata una rabbia che non riusciamo ad esprimere e che risulta quindi trattenuta o ad una qualche situazione che non riusciamo ad accettare, che ci risultano “indigeste“ e frustranti generando in noi sensi di colpa.

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ad una CEFALEA, che colpisce la sede del pensiero, potrebbe essere collegata a troppa tensione accumulata, troppo controllo esercitato, all’incapacità di “staccare” per i troppi impegni…

 

ai DISTURBI LEGATI ALLA PELLE, che rappresenta il confine e limite fisiologico fra esterno ed interno, tra noi e l’altro, si esprimono attraverso manifestazioni dermatologiche che potrebbero essere collegate a rabbia e aggressività repressa che vengono “a galla” con eczemi o psoriasi in alcune parti del corpo…

 

all’INSONNIA che simbolicamente rappresenta una “piccola morte” che si ripete quotidianamente potrebbe essere collegata a ad una difficoltà a lasciarsi andare, alla paura di perdere il controllo su di sé e sulla propria vita, alla paura di contattare parti di sé profonde e buie “come la notte”…

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alla NAUSEA e al VOMITO potrebbero essere collegate a luoghi, persone, situazioni, che risultano intollerabili, rivoltanti, pericolose. In generale a qualcosa che rifiutiamo

 

all’AREOFAGIA potrebbe essere collegata a rapporti affettivi vuoti e non soddisfacenti, ma anche di un sistema di controllo per evitare di appesantire lo stomaco, cioè noi stessi. 

 

E così via…

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E’ di fondamentale importanza sottolineare che nell’Approccio Psicosomatico quindi, un disagio, un disturbo, una malattia, un malessere costituiscono, per paradosso, l’opportunità per

- comprendere ciò da cui ci stiamo allontanando: dal nostro modo di essere autentico? Dalla nostra natura? Dalle nostre naturali inclinazioni e caratteristiche?

- comprendere ciò che stiamo reprimendo

- comprendere ciò che non vogliamo accettare 

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Il fine della Psicosomatica è quello di portare il paziente alla guarigione prendendo coscienza di come il disturbo sia il mezzo per esprimere un malessere, ma anche per ritrovare un nuovo equilibrio con noi stessi.

In assenza di cause organiche e fisiologiche, quindi… ad una GASTRITE, che rappresenta un processo di infiammazione della parete interna dello stomaco, potrebbe essere collegata una rabbia che non riusciamo ad esprimere e che risulta quindi trattenuta o ad una qualche situazione che non riusciamo ad accettare, che ci risultano “indigeste“ e frustranti generando in noi sensi di colpa.
Il corpo ci parla, dando voce a ciò che la nostra mente non riesce ad accettare o comunicare liberamente, trasformandolo in malessere fisico e generando così sintomi psicosomatici.  L’approccio psicosomatico parte quindi dal presupposto che il disturbo o la malattia si definiscano, in assenza di danni o cause organiche, come la risposta fisica ad un disagio psicologico e/o ad un conflitto interno.  ​
Il fine della Psicosomatica è quello di portare il paziente alla guarigione prendendo coscienza di come il disturbo sia il mezzo per esprimere un malessere, ma anche per ritrovare un nuovo equilibrio con noi stessi.
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